Valsabbia Hotel - Guida Turistica

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.: SPORT E MONTAGNA
Gaver (Valsabbia) (1565-2184 mt.)
  • 7 impianti di risalita
  • 25 km di piste
  • 1 anello di fondo (5 km)
  • Scuola di sci
  • Fuoripista
  • Sci primaverile
  • Impianto di innevamento programmato
IMPIANTI DI RISALITA GAVER
 A 13 Km da Bagolino sulla strada per il Passo Crocedomini, si trova il GAVER (mt. 1500), accogliente centro turistico che nella stagione invernale è servita da piste da discesa per una lunghezza complessiva di 25 km caratterizzate da 7 impianti di risalita con possibilità di noleggio sci per tutte le specialità e di ciaspole, sport molto in voga negli ultimi tempi.
SCI DI FONDO: GAVER
 La località dispone di una pista da fondo, un anello di 5 Km in cui: il modesto dislivello complessivo, la lunghezza e le contenute difficoltà tecniche sono gli elementi che promuovono su questo anello soprattutto una pratica di carattere familiare e amatoriale, dove la componente atletica cede frequentemente il passo alla sosta per la contemplazione di un paesaggio alpino di grande bellezza. Vi sono infatti tre anelli: quello turistico da 5 Km, 3 Km e quello agonistico. Ogni anno questa pista accoglie il Campionato Italiano di Sleddog (cani husky da slitta) sport veramente singolare e molto spettacolare promosso dalla Pro Loco Bagolino il secondo fine settimana di gennaio. La zona offre ampie possibilità di praticare lo sci alpino sui monti circostanti.
IMPIANTI DI RISALITA MANIVA
 A circa 10 km dal paese, lungo la strada che s’arrampica sulle pendici del monte, si può raggiungere la località Maniva, vero paradiso per gli amanti della montagna, del relax e della natura. Qua e là si trovano le tipiche Baite e Malghe bagosse, immerse in uno dei più suggestivi scenari montani. E per gli amanti della neve Maniva d’inverno si trasforma e offre la possibilità di sciare sulle sue piste: attualmente risultano in funzione solo una parte di queste, mentre per i più piccoli vi è disponibile un piccolo Campo Scuola. Spesso si possono osservare anche gruppi di persone passeggiare con le ciaspole o gli sci d'alpinismo mentre ammirano il panorama assai suggestivo dei dintorni.
LA GRAPA DI VAIA - 2114 MT
 Dal centro abitato di Bagolino si prosegue verso la località Mignano lungo la strada che porta al Maniva fino ad arrivare al ponte di Destrone. Dopo circa 50 metri dal ponte si prende una strada asfaltata ripida sulla destra sino a raggiungere una cappella, qui si tiene la destra passando vicino ad una casa poi su per una mulattiera (segnavia) che percorre tutta la località “Bree”. La strada prosegue ora lungo il versante del Monte Bagoligolo parallelamente al torrente “Vaia”. La pista termina in prossimità del torrente, lo attraversa e continua portandosi sulla sinistra quindi prosegue, lungo un piccolo sentiero, su questo versante per poi ritornare di nuovo sulla destra in loc. “Pra di Vaia” dove confluiscono i torrenti Dasdana e Vaia. Il sentiero continua in direzione nord trovando sul passaggio alcuni cascinali ormai abbandonati fino a raggiungere la malga di “Fondo Vaia”, punto di incontro con la strada forestale che proviene dalla “Grapa di Vaia”. Il percorso continua per il sentiero che, ogni tanto attraversa la strada formando ampi tornanti o seguendo, a tratti, la strada stessa. Lungo il tragitto si può vedere sul fondo il lago di Vaia, finalmente si raggiunge la Grapa di Vaia a 2114 mt.
 Il ritorno si può effettuare seguendo lo stesso itinerario dell’andata, oppure proseguendo per la strada verso il Maniva o il Passo Crocedomini.
LAGHI DI BRUFFIONE - PASSO DI BREALONE E BRUFFIONE
 Da Bagolino si percorre la statale del P.sso Crocedomini, dopo circa 2 km dalla loc. Valle Dorrizzo si arriva in loc. “Balòt” dove sulla destra vi è una grande abitazione chiamata “Villa Roma”. Dopo aver parcheggiato l’auto in uno dei piccoli spiazzi vicino all’abitazione, si segue una strada sterrata che porta ad un ponte di legno necessario per attraversare il fiume, qui il sentiero diventa una mulattiera che si inerpica su per la valle del “Vendolaro” fino ad immetersi nella strada forestale che porta alla “Piana di Bruffione”. Raggiunta la “Malga Bruffione di Sotto”, si gira a destra vicino alla cascina (palo con segnavia), si attraversa il torrente su di un piccolo ponticello e si sale verso i Laghi di Bruffione. Giunti alla Malga di Bruffione si attraversa il ruscello che esce dai Laghi e ci si sporta sulla sinistra, costeggiandolo per un tratto, quindi si continua la salita con direzione nord-est fino ad arrivare ad un ampio valloncello che porta al Passo Brealone, mt. 2019. La cima del monte, a mt. 2145, si raggiunge seguendo il crinale in direzione nord.
 Il ritorno a valle può essere effettuato per lo stesso itinerario oppure seguendo la strada militare indicata con segnavia n. 410 che porta al Passo di Bruffione, qui si gira decisamente a sinistra seguendo la strada con segnavia n. 414 che scende la Valle di Bruffione fino alla Piana omonima, a questo punto si ripercorre il percorso dell’andata.
L’ANELLO DEL MONTE BRUFFIONE
 Da Bagolino si percorre la strada del P.sso Crocedomini e si giunge al Gaver dopo 13 km circa. Poco prima del Bar e Alimentari Bruffione, dove è possibile parcheggiare, s’imbocca una strada sterrata (cartello segnaletica) e si attraversa il ponte in cemento, subito dopo si gira a sinistra come indicato dal palo in legno indicante “ Malga Retorti – Monte Bruffione”. Salendo su per il pascolo si incontrano, poco dopo, tracce di sentiero che entrano nel bosco fino a giungere, per ripidi tornanti, nei pressi della Malghetta, piccola cascina ristrutturata. Passando oltre la malga si gira a destra, direzione nord est, entrando di nuovo nel bosco di abeti e larici, radure erbose e macchie di rododendri fino ad arrivare alla Malga Retorti completamente diroccata. A sinistra si può vedere Cresta Retorti, frastagliata e rocciosa, mentre a destra la cresta che unisce la Punta della Ecie e il Monte Boia, di fronte, in direzione nord-est si vede il Monte Bruffione meta dell’escursione. Seguendo attentamente la segnaletica CAI ad un certo punto ci si immette nel sentiero n° 401 proveniente dalla Piana di Bruffione e che sale in vetta a 2664 mt.
 Il ritorno ripercorre lo stesso sentiero dell’andata, ma al bivio abbandona il n° 401 VAR. DIR proseguendo invece dritti, direzione sud, costeggiando alla base il Monte Boia, che rimane sulla sinistra. Si prende ora come punto di riferimento una sella senza nome a circa 2200 mt di altitudine formata da una spalla della Punta della Ecie, dopo una breve risalita si scende verso l’area adibita a pascolo nei pressi della Malga Casaole, oltrepassata la malga si scende diagonalmente verso destra raggiungendo un piccolo vallone dove scorre un ruscello, lo si attraversa e continuando a scendere giù per il pascolo si giunge alla Malga Bruffione di Sotto posta in una bella Piana prativa.
 Proseguendo ora su strada forestale si giunge al ponte in cemento e quindi al punto di partenza. Il percorso è altrettanto interessante e consigliabile anche se effettuato al contrario a quanto descritto.
MONTE PIZZA mt. 1410
 Dal centro abitato di Bagolino, attraverso la via Pineta si giunge all’incrocio sulla circonvallazione, si gira prima a sinistra e dopo circa 30 metri a destra, si arriva così al Ponte Selva. Qui si trova un palo della segnaletica CAI che indica a sinistra il sentiero n°407 – 406. Il percorso, dopo esser passati in mezzo a delle case, prosegue alternando strada mulattiera a strada cementata e sterrata fino a raggiungere la località Pissisidolo.
 Passando vicino al Ristorante Pissisidolo, si prosegue per la strada asfaltata in salita per circa 250 metri e all’altezza di una cascina si gira a sinistra (cartello di segnavia) percorrendo una strada privata che porta ai primi fienili in loc. “Pizze”. Dopo aver superato la sbarra di una strada forestale si entra nel bosco, giunti nei pressi di una casetta, si gira a sinistra per il sentiero che, dopo una ripida salita finale, porta alla cima del Monte Pizza a 1410 mt..
Dalla cima il panorama è spettacolare.
 La discesa si percorre seguendo lo stesso itinerario della salita prestando molta attenzione al tratto che scende per il canalone.
DALLA VALLE DI RONDENINO ALLA VALLE DI BROMINO

 Da Bagolino si percorre la strada per il P.sso Crocedomini e dopo 7 km si giunge alla loc. di Valle Dorizzo dove in prossimità del Ristorante Stella Alpina si può parcheggiare, quindi si ritorna indietro un centinaio di metri per imboccare una piccola strada sulla destra indicata dal segnavia CAI n. 424. La salita percorre la Val Sanguinera attraverso abitazioni e una densa abetaia. Giunti ad un tornante si prosegue dritti, dopo un centinaio di metri si supera la cascina “Serese” sulla nostra destra seguendo sempre la strada forestale fino a giungere ad un torrente, un ponticello di legno consente il suo attraversamento quindi si arriva alle Malghe di Rondenino Basso dove si abbandona il sent. n° 424 che prosegue per Crocedomini. Ora si segue il sentiero n°431 che dalle malghe scende per attraversare il torrente proveniente dalla Val Rondenino per poi risalire, attraverso una rada vegetazione, sino alla Malga Mignolino senza però raggiungerla perchè si gira a sinistra seguendo sempre il sentiero (palo con segnaletica posto sopra il dosso). Passando sotto delle pareti di roccia si arriva al Buco del Gatto, intaglio che permette il passaggio per la Val di Bromino.
 La discesa si presenta ripida lungo prati adibiti a pascolo e con scarse tracce, si raggiunge prima la Malga Bromino di Mezzo e poi, ritrovata la mulattiera si arriva alla Cascina Bromino. Dalla Malga si segue la strada forestale che porta a fondo valle sino al torrente di Sanguinera da dove si riprende la strada già percorsa all’andata.
Il giro è altrettanto interessante percorso al contrario.
FORTE DI CIMA ORA mt 1535
 Dall’abitato di Bagolino si scende al Ponte di “Romanterra” oltre il quale si trova il palo di segnavia indicante il sentiero da prendere n° 404 che porta al Rif. Baremone e al Forte dell’Ora. Seguendo la strada consorziale, dopo circa 150 metri, vicino ad una santella, si gira a sinistra verso la valle di Levras (cartello segnaletica). La strada forestale da percorrere segue il versante orientale del monte “Spezie”, oltrepassa il rio Levras piu’ volte sino a trasformarsi in sentiero il quale si inerpica sul versante sinistro della valle.
 Arrivati ad un bivio (cartello segnaletica) si prosegue verso destra per un sentiero inizialmente pianeggiante poi, dopo aver attraversato il rio, il sentiero sale sviluppandosi su diversi tornanti fino a raggiungere una certa quota, infine diventa nuovamente pianeggiante. Nei pressi del cascinello di Baremone si prende a sinistra e percorrendo la strada militare in pochi minuti si raggiunge il Rifugio Baremone. Dal Rifugio l’itinerario prosegue su strada sterrata e viabile che porta al Forte e che gira tutta intorno alla cima “Ora”. Ora si lascia la strada e si prende a destra (palo segnaletica) salendo più diretti verso la cima.
 La discesa si sviluppa sul versante rivolto verso il lago d’Idro seguendo il sentiero n°432 che scende al “Roccolo Breda”, sale al monte “Breda” scendendo sul crinale opposto: la Piana dei Bandi, il Dosso Tondo e le Pozze, qui si svolta a sinistra per il sentiero n°405 che riporta nella Valle di Levras e al punto da dove si è partiti.
GIRO DEL MONTE MISA
 Percorrendo la strada provinciale che da Bagolino porta al P.sso Crocedomini si giunge, dopo 7 km, in località Valle Dorizzo, qui è possibile parcheggiare in prossimità del ristorante “Stella Alpina”. Dal parcheggio si ritorna indietro un centinaio di metri per imboccare, sulla destra, una piccola strada asfaltata dove la segnaletica CAI indica il sentiero n°424 che passa attraverso prati e cascine fino ad entrare nella densa abetaia della “Val Sanguinera”. Arrivati in prossimità di una cascina chiamata “Serèse” si gira a destra e si esce dalla mulattiera per prendere la strada sterrata (segnavia n°429) che porta alla “Malga Dorizzo Alto”, si prosegue svoltando ancora a destra attraverso il pascolo in direzione nord est (segnavia sui sassi) sino ad arrivare nel bosco dove continua il sentiero. Salendo in direzione nord si arriva al “Cascinello della Misa” (palo con segnaletica), a questo punto si può salire in vetta a 2173 mt. ben visibile sulla linea di cresta del monte.
 La via del ritorno scende dalla “Val Cadino” sino ad arrivare al Goletto di Gaver, 1780 mt, sulla strada provinciale del Passo Crocedomini. Dal Goletto si percorre in discesa il lungo canalone sino ad arrivare alla malga “Gera Bassa” (segn. con cartelli) che d’inverno diventa pista da sci. Alla partenza dei due skilift si scende giù per la valle rimanendo a sinistra del torrente sino ad arrivare in “Val Sanguinera”, arrivati alla malga omonima si prende la mulattiera, prima del ponte di legno (segnavia sent. n°424) che riporta al punto di partenza in Valle Dorizzo.

 Dal centro abitato di Bagolino si giunge, dopo 13 km, in località Gaver lungo la strada provinciale che porta al P.sso Crocedomini. Prima dell’Albergo “Blumon Break” si prende una strada sterrata che porta all’interno della piana del Gaver, superata la “Locanda Gaver”, nei pressi di una chiesetta alpina si può parcheggiare nelle piccole piazzuole a fianco della strada. Qui parte l’itinerario che porta al Rif. Tita Secchi, dove vi è il “Lago dellaVacca” seguendo il sentiero n° 17 il quale si inerpica tra boschi di larice, abete rosso, e pascoli superando una dopo l’altra le malghe di “Laione di Sotto”, di “Mezzo”, e il diroccato “Cascinetto” sino a raggiungere il Rifugio dominato dal Cornone del Blumone. Seguendo la mulattiera si arriva al Passo Blumone quindi si continua verso il Passo del Termine a 2335 mt. (palo con segnavia n. 1 e 32). Giunti al passo si scende a valle (segnavia n.26) superando una serie di balze e pianori sino a raggiungere al Piana del Gaver, punto di partenza.
TRAVERSATA DEL MONTE CARENA
 Dal centro abitato di Bagolino, passando per la Casa di Riposo, si prende la stradina sulla destra, ripida e asfaltata che sale verso i fienili siti in località “Colegna”. Seguendo la segnaletica del CAI la strada diventa prima sterrata e poi una mulattiera che porta ai fienili in loc. “Fontana”, gruppo di cascine tipiche dal tetto di ardesia. Proseguendo lungo il sentiero, facendo attenzione alla segnaletica sul terreno, si sale attraverso prati e pascoli in direzione nord e poi nord ovest fino ad arrivare sul crinale arrotondato dove un palo della segnaletica indicherà la direzione giusta per prendere il sent. 409 che, in pochi minuti, porta alla Croce di legno del Monte Carena, 1940 mt. La discesa si effettua sul versante della Valle del Caffaro, seguendo con attenzione la segnaletica sino ad arrivare alla Malga “Doleten”già visibile dall’inizio della discesa. Oltre la malga si prosegue lungo la strada sterrata per circa duecento metri fino ad arrivare sulla strada del Crocedomini, a circa quattro km da Bagolino.
TRAVERSATA DOSSO ALTO – PASSO MANIVA
 Imboccata a Bagolino la strada del Maniva, dopo circa 8 km, all’incrocio di Pissisidolo, si gira a sinistra proseguendo sino ad arrivare ad un ponte sulla strada del rio “Recicandè”, di qui parte il sentiero per il Dosso Alto (palo con cartelli) n° 407 Var. Salendo per la strada forestale si attraversa il rio e in prossimità della sbarra si gira a destra. La mulattiera sale sviluppandosi nel bosco ricoperta di fogliame sino ad arrivare sulla strada forestale, proseguendo si arriva, poco prima del suo termine, ad un ampio canale ormai completamente ricoperto di vegetazione, qui si prende il sentiero a sinistra. Alzandoci lentamente di quota si ritorna indietro rispetto alla strada appena percorsa, attraversando tutta la “Ganda” sino ad arrivare nei pressi di una piccola costruzione realizzata nel passato per la caccia agli uccelli detto “Roccolo di Campadello”. Il sentiero continua a destra in un saliscendi perdendo le sue tracce anche se la vetta è già ben visibile. L’itinerario prosegue verso destra (segniavia bianco rosso) salendo fino a raggiungere la cresta sud est a 2060 mt.
 La via del ritorno scende verso il Passo Maniva seguendo il sentiero 3V (segniavia bianco azzurro) ripido ed esposto nel primo tratto, più agevole nella parte bassa sino ad arrivare nell’ampio piazzale del Passo, 1630 mt. Percorrendo tutto il piazzale si prende la strada asfaltata che porta a Bagolino, ma solo per pochi metri infatti si può scendere lungo la pista da sci tenendo come riferimento di direzione lo skilift doppio, si rientra sulla strada asfaltata e a questo punto parte una mulattiera (segnavia n°407) che, dopo continui attraversamenti della strada, porta al ponte di Pissisidolo da dove siamo partiti.
PERCORSI MOUNTAINBIKE
BAGOLINO – PASSO DI CROCEDOMINI – PASSO MANIVA – BAGOLINO
 Bellissimo itinerario dal quale si godono ampi panorami, non troppo faticoso considerata la distanza, infatti si sviluppa per gran parte ad una quota tra i 1800 e 2100 mt.. Da Bagolino si segue la strada per il Passo Crocedomini, dopo 21 km circa si raggiunge il Passo dal quale parte una strada sterrata che porta al Passo Maniva. Il percorso si sviluppa su continui saliscendi con tratti di sterrato e di asfalto. Alle pendici del monte “Dasdana” la strada comincia a scendere verso la Valle Trompia, arrivati ad un bivio si svolta a sinistra percorrendo un breve tratto ripido che porta nell’ampio parcheggio del Passo Maniva dove si trovano alcuni punti di ristoro. Si scende ora nell’altra valle attraverso una piccola strada asfaltata che porta a Bagolino al punto di partenza.
BAGOLINO – PASSO MANIVA – PASSO DELLA BERGA – VALLE DELLA BERGA – BAGOLINO
 Dall’abitato di Bagolino si scende per la via Pineta seguendo la strada che porta al Passo Maniva, si percorrono 12 km su strada asfaltata con un dislivello di 900 mt. Dopo un’ultima faticosa salita si giunge nell’ampio piazzale del Passo Maniva a 1630 mt di altitudine e ci si immette sulla strada sterrata che porta in località “Baremone”- Anfo.
 Dopo una leggera salita dalla quale si vede la Malga “Dosso Alto” la strada continua in discesa per poi diventare pianeggiante nei pressi del Passo della Berga a 1525 mt ( segn CAI n°402 var. Valle della Berga) percorrendo circa 4 km.
 A questo punto ci si immette nella Valle della Berga attraverso una mulattiera che scende a tornanti e costringe i meno esperti a scendere dalla bicicletta, ma solo per un breve tratto fino a quando si attraversa il rio della “Berga”. Giunti nei pressi di una cascina si percorre una strada a tratti sterrata e asfaltata che percorre tutta la Valle e arriva al Ponte di “Romanterra”, da questo punto si prende la circonvallazione che porta al centro di Bagolino.
ARRAMPICATE CLASSICHE DEL BLUMONE PARETE OVEST
1. PER LO SPIGOLO OVEST (via Maffei)
Laura Fusi con Clemente Maffei, marzo 1961. Elegante e divertente itinerario su ottima roccia che percorre l’evidente spigolo a destra del canale il quale solca il versante ovest della cima nord.
SVILUPPO: 350 mt circa
DIFFICOLTA’: IV-
TEMPO: 3 ore circa
2. VIA “ PILASTRI ROSSI “ Alla cima nord da ovest.
Ercolani, Messa, Preti il 04/07/1976. Via considerata ormai una classica per la varietà dell’itinerario e per l’eccellente roccia.
SVILUPPO: 300 mt circa
DIFFICOLTA’: TD –
TEMPO: 4 ore circa
3. VIA DEI BAGOSSI al Pilastro Ovest della vetta del Cornone di Blumone. Versante sud. Paolo Pescosta e Michele Foglio il 30/08/1986. La via supera con grande eleganza e linearità lo spigolo arrotondato dello sperone Ovest. Roccia ottima.
EQUITAZIONE
 Suggestivo territorio, le nostre montagne, con una buona preparazione ai terreni tipici del trekking in quota, sveleranno all’uomo e al suo cavallo panorami davvero straordinari. Vi presentiamo un percorso di due giorni nei dintorni di Bagolino (solo per cavalieri esperti).
ERCORSO EQUIRADUNO
(presso l’Ufficio Pro Loco è disponibile l’opuscolo con la descrizione dettagliata del percorso) Percorso di notevole interesse sia per i diversi panorami (Trentino – Val Camonica – Val Trompia), che per la varietà dei terreni proposti, da effettuarsi esclusivamente con condizioni meteorologiche favorevoli e in assenza di nebbia.
TRACCIATO AD ANELLO
Bagolino-loc.Cerreto – ponte di “Valettie” – malga “Tonol” – malga “delle capre” – col delle“Perpetue” – costone delle “Cornèle” – passo delle“Cornèle” – malga “Cornèle” – malga “Scaè” – valle Dorizzo –cascina “Serese” – località “Toaoi” – malga “Randinì” Basso – di Fondo – i Mezzo – Alta – “Grapa de Vaia” – passo Maniva – ponte di “Destrone” – Bagolino – Cerreto (Vedi carta dei sentieri di Bagolino n°121-123-410-411-424-431-428-420-421)
Posta cavalli:
 nelle vicinanze degli alberghi è possibile avere i nominativi di privati che a loro discrezione offrono presso cascine caratteristiche il ricovero dei cavalli, è consigliabile quindi informarsi preventivamente onde evitare di ritrovarsi, durante la notte, senza un riparo per i cavalli.
 Considerando che buona parte della cavalcata si svolge in quota, è consigliabile munirsi dell’abbigliamento e dell’attrezzatura adatte per sé e per il proprio cavallo ed è indispensabile affrontare questo percorso con condizioni metereologiche favorevoli e con cavalli allenati; il sentiero del secondo giorno, per le condizioni del terreno, presenta tratti in cui è consigliabile scendere da cavallo: non guasterà la nostra avventura, ma, al contrario, contribuirà a sgranchire la gambe al cavaliere e soprattutto al suo amico a quattro “gambe”!